Estratti n. 2

Care Lettrici, cari Lettori,
stringete tra le mani il secondo numero di Estratti, l’unico settimanale a cadenza mensile che vi porta la cultura e la letteratura direttamente all’uscio di casa; poi voi, se volete, gli aprite.

Le migliori pubblicazioni del panorama editoriale contemporaneo sono state scelte dai nostri esperti appositamente per voi. Gli estratti vi permetteranno di assaporare diverse opere, senza approfondirne nessuna e, cosa più importante, mantenendo l’attività cerebrale al minimo necessario per le funzioni biologiche dell’organismo.

Buona lettura!

Manuale d’odio per il rubinetto miscelatore della doccia. Opera in 7 volumi. Editore Brucapenna, Genova, 1998.

Dall’introduzione al volume primo.

Tra le varie invenzioni umane che hanno inorgoglito la mamma dell’ideatore ed estenuato brutalmente il resto dell’umanità, io credo s’abbia da consegnare il primato al rubinetto miscelatore. Senza paura d’esser esagerato, la considero l’invenzione più inutile e snervante della storia dell’occidente moderno. La levetta cromata che nelle nostre case e nelle nostre docce ha sostituito i tradizionali rubinetti separati, promette un flusso d’acqua dalla temperatura costante e ben regolabile. Del resto, fu proprio Archimede a dire “datemi una leva e vi solleverò il mondo”. Ed ecco che, pronti per la toeletta mattutina, la impugnamo come moderni tranvieri del duemila, preparati ad un viaggio nelle tiepide e vaporose gioie della doccia calda. L’acqua esce a fiotti eleganti e continui, ma scotta, scotta sempre di più. Si alza una coltre di fumo, par d’essere nella caldaia d’un treno. Allora, con colpetti ben assestati del palmo, colpiamo la rigida punta del miscelatore, per spostarla un poco più a destra, verso il blu, verso il tepore promesso. Dapprima par non prestare attenzione al nostro comando, ci ignora, ma tutto d’un tratto, senza soluzione di continuità alcuna, l’acqua diviene ghiacciata. Siamo passati dal vulcano Fujiyama al fiordo di Geirenger in un battito di cuore, e Satana rimbomba più volte nelle nostre sale da bagno, invocato. Tentiamo ora la strada inversa, con colpetti verso sinistra, verso il rosso, verso il gaudio, ma la storia si ripete al contrario. E così procede per molto la nostra doccia; prometteva d’essere il più morbido dei lussi moderni, e invece è il più gelido degli altiforni, il più bollente dei ghiacci. La tragedia di Tantalo si ripresenta nella modernità, l’acqua tiepida ci diviene nemica, ci sfugge eternamente. Ma questa è una tragedia senza finale, e la condanna è tornare ogni giorno nella doccia oscillante, come falene stanche che si ostinano a sfarfallare intorno ad una lampada. La stessa lampada che le acceca lentamente, e infine le uccide.

Il manuale che stringete fra le mani si prefigge dunque di rispondere ad una domanda fondamentale: come si odia correttamente un rubinetto miscelatore?

Grazie a chiare ed esaustive spiegazioni, illustrazioni a pagina intera, istruzioni intuitive e mega-diorami, sarà possibile apprendere l’antica arte dell’odio idraulico. L’opera è adatta sia a colui che si avvicina per la prima volta alla materia, sia al professionista che vuole approfondire la sua competenza. Troveranno spunti creativi sia il novellino che volesse prendersi una piccola rivincita sull’inanimato, sia il veterano che, non essendo riuscito a far la doccia, è disposto a demolire l’intero stabile dove vive, con l’ausilio di macchine scavatrici industriali e cariche di napalm. O magari, perché no, nuclearizzando il quartiere.

Rimanenze di magazzino. Il catalogo dei prodotti invenduti. Dicembre 2017.

Lavastoviglie a batteria. Ultimo ritrovato in fatto di elettrodomestici salva-spazio, la lavastoviglie misura 20 x 20 cm e funziona con 8 batterie del tipo AA. Unico punto debole è l’autonomia energetica: lava un cucchiaino da caffè e le batterie si scaricano completamente. Il cucchiaino a volte non viene neanche pulito.

Mobile per bambini. Non lasciatevi ingannare dal nome, non si tratta di un mobile per la cameretta dei vostri figli. Dovete passare la cera sulla moquette e non volete i pargoletti tra i piedi? Il capo di vostro marito è invitato a cena e la vostra prole vi imbarazza, essendo solita imprecare come un operatore portuale? State partendo per le ferie e volete risparmiare sulla dog-sitter che di solito vi teneva i bambini? Niente di più facile! Da oggi potrete chiudere i vostri figlioli sottochiave e dimenticarvi per sempre le parole stress e patria potestà! Varie finiture e colorazioni. (N.B. Dal 2012 i rifiuti ingombranti vengono ritirati solamente su prenotazione telefonica.)

Bottiglia di sughero col tappo di vetro. Basta brutte figure: i vostri ospiti più esigenti non potranno più lamentarsi del vino e dire: -Sa di tappo.
– Eh no, cara, se mai sa di bottiglia. Ora tornatene a casa tua, brutta zitellona a gettone, e non ti far più rivedere.

Succo di palude, con pezzi di torba interi. Tua figlia si lamenta poiché tutti i suoi compagni di scuola hanno una merenda più trendy di lei? Prova i nuovi succhi di palude, una soluzione pratica e nutriente per giovani campioni. Valori nutrizionali medi: carboidrati 33%, proteine 27%, torba 23%, malaria 17%. In comode confezioni da 4 o 8 pezzi, con cannuccia.

Test di gravidanza cartaceo. Ti senti come se qualcosa di strano ti sta crescendo nella pancia? SÌ/NO

Manuale di autodifesa verbale. Collana “12 volt”. Ed. Il Merlo. Torino 2013.

Stanchi di imbattervi in critiche e obiezioni che vi imbarazzano e vi feriscono? Vi mancano le parole per ribattere durante una riunione di lavoro? Vi sembra di non riuscire ad intavolare un discorso convincente e nessuno vi ascolta? Grazie a questa nuova guida pratica apprenderete un metodo aggiornato, innovativo e infallibile in grado sconfiggere la più sofisticata delle dialettiche e mettere a tacere qualsiasi interlocutore. Riprendetevi la vostra vita, ora!

Occorrente:

-Una sedia resistente
-Una stanza vuota, meglio se uno scantinato in periferia
-La batteria di un furgone (12volt) con relativi morsetti

Alcune delle recensioni che abbiamo ricevuto:

“Il libro è arrivato in ritardo e il pacco era stato aperto. Non farò più acquisti su questo sito. 1/5” Franco, 34 anni.
“Un libro da leggere e da rileggere. Elettrizzante!” Filippa, 23 anni.
“Anche io pensavo che ne ferisse più la parola, prima di provare con la batteria del mio Ducato. Grazie a questo corso la mia vita è cambiata.” Giorgio, 49 anni.

Altri titoli della collana “12 volt”:

– Come vivere una vita felice con il vostro partner, senza mai perdere la carica
– Come accordarsi sulla data della pizzata con gli ex compagni del liceo
– Come insegnare il computer agli anziani senza perdere la pazienza dopo 10 minuti e spaccare tutto

Pivella 2000. Mensile di informazione femminista. N. 124, giugno 2017.

Dalla rubrica “Scherzi da donna”, pag. 2.

Una sera che tuo marito torna a casa particolarmente stanco dopo il lavoro, tienigli il muso senza motivo. Appena si siede a tavola per cenare, sbattigli nel piatto un salmone ancora vivo. Se osa lamentarsi chiama il presidente di Slow-Food e denuncialo piangendo. Poi, mentre si fa la doccia, indossa una maschera africana e brucia un treno di pneumatici invernali in salotto. Si metterà a urlare come un pazzo quando vedrà la casa che avete comprato con tanti sacrifici completamente otturata dalla gomma liquefatta. Tu, prontamente: “Chi passa il giorno a lavare, io o tu? Brutto mascalzone maschilista, non alzi un dito e pretendi che io faccia la brava mogliettina? No caro, mi sa che non hai proprio capito, non siamo più negli anni Trenta.” Se prova a salvare dall’incendio i tappeti persiani della camera da letto, aiutati con un’idrovora industriale e irrigali di olio di vinacciolo e diavolina. Vediamo se lascia ancora la tavoletta su, adesso! Mentre si dispera strappandosi i capelli, fai un bonifico con tutti i vostri risparmi ad una onlus venezuelana che fa le statuine con la pasta di sale. Volendo, con un machete puoi squartare la portinaia.

Quando però tuo marito si arrabbia sul serio, è ora di smettere. Che fin che si scherza va bene essere per la parità dei diritti, però poi bisogna anche saper tornar seri. Quindi adesso, da brava, pulisci tutto per benino e scusati tanto.

Femministe di tutto il mondo, unitevi e marciate come un sol uomo!

Grande antologia dei poeti celiaci del Novecento europeo. Arnolfo Umetto Editore, San Gimignano 1994.

Da pag. 228:

Si sta come

In primavera

Gli intolleranti

Al polline

Indovinelli moldavi impossibili. Mettetevi alla prova con l’unica raccolta ufficiale e completa dei più difficili indovinelli dalla Moldavia. Ed. Battipagine, Trieste 2011.

-Indovina, indovinello: cosa fa un dentino quando cade?

-Non saprei proprio, dimmelo tu.

-Si infila in un tombino, blocca un tubo e fa traboccare la fognatura. È un disastro. Il sindaco si nasconde in una grotta carsica, sua moglie per la vergogna smette di giocare a shanghai con la porta del bagno, mentre il figlioletto legge ad alta voce le scritte sul dentifricio. Circa settecento fenicotteri vengono tritati per fare la marmellata, ma si ribellano, scappano, chiudono la partita IVA. In un campo vicino c’è un pompiere seduto su un secchio. Da un pozzo riemerge un antico spirito della montagna e terrorizza la popolazione con la sua voce tonante: “Se nessuno mi insegna la ricetta per far le banane di cartapesta contamino le falde acquifere!” Una signora che era lì per caso: “O con le pantofolacce di cuoio, o fuori da casa mia, farabutto!” In quell’istante preciso tutti i girasoli del mondo si scocciano, e iniziano a guardare un po’ dove gli pare a loro.

-Ma pensa, stavo per dirlo…


Estratti n. 1

Quante volte avete pronunciato frasi come: “Vorrei leggere un libro, ma proprio non ho tempo”; “Se solo avessi un momento libero, mi dedicherei allo studio”; “Mi piacerebbe sapere il giapponese, ma adesso non ho voglia”; “Vorrei essere più colto, ma neanche tanto”?

D’ora in poi non avrete più scuse: niente più “ma” nella vostra vita! Con il settimanale a cadenza mensile Estratti, la grande letteratura e la cultura verranno a bussarvi direttamente alla porta di casa. Poi voi, se volete, gli aprite.

Estratti propone, ogni mese, un compendio delle migliori offerte del mercato editoriale. Dalla narrativa alla saggistica, dall’opuscolo della Pro Loco di Agrate Conturbia, alla corrispondenza di un agrimensore nepalese del XV secolo.

Potrete sfoggiare ai colleghi il vostro formidabile nozionismo sugli argomenti più vari, imparare una lingua in una settimana, apprezzare la grande letteratura in pillole, sentirvi intellettualmente superiori al vostro vicino metalmeccanico, e anche guardare i giovani scuotendo la testa.

Erasmus sul balcone, e altri 1000 racconti di viaggio veramente poco avvincenti. Ed. Battipagine, Trieste 2015.

Apre la raccolta la storia di Francesco Abatini, studente palermitano di scienze dell’educazione. Dopo lunghe discussioni avute con la madre, la quale piuttosto che lasciarlo partire l’avrebbe rinchiuso volentieri in cantina, ecco che il padre ha un’idea geniale. Il compromesso trova subito il favore di tutti: Francesco fa le valigie, saluta la famiglia (che lacrimoni la mamma!), ed esce sul balcone. All’inizio non è facile: la nostalgia di casa si fa sentire e molte cose che prima erano scontate, ora non lo sono più. Ma dopo qualche tempo, superate le prime difficoltà con la lingua, Francesco si è ambientato e non vorrebbe più tornare. Il semestre passa in un soffio ed è già il momento di rifar le valigie. A casa lo accolgono come un eroe, tra abbracci e regali. Il padre, per scherzare, gli dice: – Ormai ti sei fatto un uomo… E l’anno prossimo dove andrai? In giardino? – Ma la moglie gli tira un’occhiataccia.

Giapponese in sette giorni. Collana “Senza fatica”. Ed. Il Merlo. Torino 2014

Il corso vi guiderà attraverso la scoperta di questa meravigliosa lingua e della millenaria cultura giapponese. Grazie a testi di difficoltà crescente e a esercizi mirati, dedicando allo studio soli 11 minuti al giorno, raggiungerete velocemente una competenza linguistica pari al livello C1 (quadro comune europeo di riferimento). Non è neanche necessario che vi concentriate durante gli ascolti: una volta fatta partire la cassetta, sentitevi liberi di fare i mestieri di casa, navigare su internet o raggiungere i vostri amici all’ippodromo. Dopo soli sette giorni, terminato il corso, sarete finalmente in grado di apprezzare la grande letteratura nipponica e guardare i magnifici film di Kurosawa in lingua originale senza sottotitoli.

PREREQUISITI: una buona conoscenza della lingua giapponese

Estratti della prima e della seconda lezione:

LEZIONE 1

Si traduca, senza commettere errori, dall’italiano al giapponese.

– Buongiorno signor Ennosuke, come sta sua figlia Harukichi?
– [Dopo alcuni minuti di inchino] Buongiorno signor Chikafusa; fino a ieri sera mia figlia Harukichi stava bene. Grazie infinite per aver domandato, signor Chikafusa.
– Fa piacere. E oggi come sta sua figlia Harukichi, signor Ennosuke?
– Questa mattina il mostro della risaia l’ha divorata.
– Questo turba il mio cuore, signor Ennosuke; stavo infatti per sposare vostra figlia Harukichi. Ora per salvare il mio onore non mi resta che darmi la morte. [Non trovando una catana, afferra un fagiolino e tenta ripetutamente di infilzarsi la pancia].
– Buona giornata signor Chikafusa.
– Buona giornata signor Ennosuke.

LEZIONE 2

Si traduca dal giapponese all’italiano la quarta novella del Decameron.

Chichibioはその後、クレーンコンラッドと彼のゲストを提供しています。すぐに彼は行方不明の足を見て、貴族は、クレーンが一つだけの脚を持っていると応答する料理人、への説明を要求します。 Chichibio、挑戦彼らはこの声明の正確さをチェックするために湖を見に行くと次の日の嘘によってイライラ、高貴な。かつてそこに、二人の男は、これらの鳥がスリープ状態に使用されている位置で一本の足、上のいくつかのクレーンを見ることができます。コンラッドはその後、叫んで、「ああ、ああ、」第二の脚の引き出し、離れて怖がって飛ぶ鳥に実行されます。

Workshop: “Come gestire emozionalmente i pezzi interi nelle marmellate di frutta”

Il costo è di 1800 euro per un fine settimana, bevande escluse. Al termine del corso, ogni partecipante riceverà un attestato di partecipazione.

Vi capita mai, la mattina, mentre state spalmando tranquilli la vostra fettina, di sentire una terribile pressione opporsi all’andare del coltello? Ecco che più v’ostinate, v’arrovellate, e forzate la mano, più questo si incaglia mostruosamente, si ribella, si contorce in un diavolio confuso: non spalma più, insomma. Ha incontrato un pezzo intero di fragola; sentite l’ira e la frustrazione di una vita intera farsi strada verso il super–io. I peggiori istinti bestiali si sono risvegliati. Che fare?

Proprio per fornire delle risposte a questo quesito, abbiamo organizzato il suddetto corso. Si va dal training autogeno all’eutanasia, ma per gradi.

Dare del lei ai maiali. Raccolta di poesie contadine. Arnolfo Umetto Editore, San Gimignano 1998.

Da pag. 116:

Verro gigante,
io leggo Verlaine
e tu grufoli, grufoli.

Non capisco bene
il francese,
se non smetti
di razzolare.

Ma razzola pure,
porco unto,
mentre leggo Verlaine.

Non sai che
tra poco
facciamo i salami.

Vita privata di un ascensorista, e altri 99 spunti per scrivere romanzi che venderanno meno di 25 copie. Ed. Battipagine, Trieste 2003.

L’opera si colloca a metà tra il manuale di scrittura creativa e l’antologia. Fornisce allo scrittore in erba cento esempi ragionati di spunti deboli, per fallire in partenza e non farsi illusioni.

Dà il titolo alla raccolta la storia di Fabrizio Bengala, ascensorista ufficiale per una nota azienda di maniglie del bagno. La sua vicenda emblematica viene presa in esame nel dettaglio. Nonostante egli non abbia mai avuto grandi soddisfazioni professionali (va detto, in proposito, che lo stabile dove lavora è di due piani, e spesso la gente sale in ascensore e dice: – Guardi, non stia… premo io), egli non ha mai osato lamentarsi. La trama si sviluppa intorno alle lunghe sedute dallo psicanalista, dove interminabili silenzi sono interrotti soltanto da un leggero tossire. Le memorie confuse di un’infanzia senza ricordi, trascorsa in una famiglia della media borghesia di Busto Arsizio, si intrecciano ai desideri dell’uomo che non è mai diventato adulto. La narrazione viene spesso interrotta dalle lunghe pagine del diario di Fabrizio, dove egli cerca di prender consapevolezza di sé, ma non ha chiaramente gli strumenti per farlo. Il testo non manca di descrizioni: descrizioni di lunghi pianti in un angolo della cucina, descrizioni di patate che si seccano lentamente, descrizioni di muri.

Nessuno si accorge della sua condizione, tanto egli s’ingegna di nasconderla anche a se stesso. L’unico sfogo che si concede, l’unica rivalsa sul mondo, è di staccare la corteccia dei platani. Non tutta; solo un pochino, fin dove arriva…

Alla fine si scopre che era tutto un sogno.